Pratiche GSE revamping fotovoltaico
Il nostro studio si occupa di comunicazioni tecniche per la sostituzione degli elementi relativi agli impianti fotovoltaici incentivati in Conto Energia e non. Ma vediamo cos'è e come funziona un pò più da vicino il revamping di un impianto fotovoltaico.
Che cos’è il revamping fotovoltaico
Il revamping fotovoltaico altro non è che la ristrutturazione, l'ammodernamento di un vecchio impianto fotovoltaico installato. Quando l'impianto fotovoltaico inizia a manifestare una riduzione costante e importante di produzione dell'energia, rallentamenti, performance inferiori e un degrado fisico di alcune parti, allora è il momento giusto per poter valutare, insieme ad un professionista, un intervento revamping. Tale processo prevede una revisione completa dell'impianto fotovoltaico installato, analizzando tutti i suoi componenti in base agli standard previsti, si rilevano le problematiche e si propone al soggetto responsabile/cliente una soluzione efficace per rimettere in totale operatività l’impianto stesso. Naturalmente oltre a visionare lo stato dei pannelli fotovoltaici, l'attenzione viene posta anche sul componente che rappresenta il cuore del fotovoltaico ovvero l‘inverter, che solitamente dura circa 10 anni. L’inverter garantisce il funzionamento dei pannelli solari al massimo del loro rendimento, e rende sicuro il funzionamento dell’impianto fv stesso.Un impianto fotovoltaico dovrebbe avere una vita di 25 anni circa, ma agenti atmosferici, rotture impreviste o materiali di scarsa qualità, possono ridurne la vita. Un intervento tempestivo può favorire la continuità di produzione dell'energia.
Vediamo alcuni esempi di interventi revamping quali possono essere:
- Sostituzione dei moduli malfunzionanti con nuovi moduli, con medesime caratteristiche elettriche e maggiore efficienza;
- Isolamento dei moduli malfunzionanti, tramite applicazione di ottimizzatori di potenza;
- Ottimizzazioni progettuali;
- Modifica del posizionamento dei moduli al fine di aumentarne la producibilità.
Nel momento in cui si deve fare un revamping bisogna attenersi a poche semplici regole per mantenere gli incentivi.
- Gli impianti fotovoltaici entro i 3kW non si deve dare comunicazione al GSE se l'intervento riguarda solo l'inverter e se non si cambia la classe di potenza. Diversamente, bisogna mandare comunicazione al GSE se c'è un incremento di potenza dell'impianto, se si sostituiscono i moduli o se si vuole aggiungere una batteria di accumulo;
- Per gli impianti sopra i 3kW, è sempre obbligatorio comunicare le modifiche al GSE entro 60 giorni dalla fine dei lavori;
- Per gli impianti fino ai 20kW, l'incremento massimo di potenza ammesso è pari al 5% di quanto installato in precedenza;
- Per gli impianti sopra ai 20kW, l'incremento massimo di potenza ammesso è pari al 1% di quanto installato in precedenza;
- Nel caso di un impianti in Primo Conto Energia, non è possibile installare la batteria d'accumulo elettrico.
Che caratteristiche devono avere i pannelli fotovoltaici
I moduli fotovoltaici devono avere i certificati ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, IEC 61215 e IEC 61730 (per i monocristallini e policristallini), IEC 61730 e IEC 61646 (per i film sottile), Factory Inspection e l'iscrizione al consorzio di smaltimento.
Nel caso in cui si abbia beneficiato dell'incentivo maggiorato per moduli fotovoltaici Europei, il revamping dovrà essere fatto con pannelli con Factory Inspection riportante l'origine Europea del modulo.
Che caratteristiche devono avere gli inverter fotovoltaici
Gli inverter sostituiti devono essere sempre a norma CEI. Nel caso in cui si abbia beneficiato del premio incentivante con tariffa Europea, anche l'inverter dovrà avere le certificazione con factory Inspection di produzione europea.
L’obiettivo del revamping fotovoltaico è di massimizzare la produzione di energia elettrica e garantire il funzionamento dell’impianto fotovoltaico nel tempo.