Pratiche Conto Termico 2.0 GSE
Il nuovo Conto Termico 2016 detto anche Conto Termico 2.0 (Decreto interministeriale del 16 febbraio 2016), è un incentivo stabile godibile da privati e amministrazioni pubbliche per interventi di piccole dimensioni, per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili secondo principi di semplificazione, efficacia, diversificazione e innovazione tecnologica.
Il calcolo dell’incentivo viene misurato in base all’ energia termica prodotta e l’incentivo dura 2-5 anni, a meno che il totale dell’importo non superi i € 5.000 e solo in questo caso viene corrisposto in un’unica rata.
Soggetti ammmessi
Al Conto Termico sono ammessi :
Le amministrazioni pubbliche che includono anche gli ex Istituti Autonomi Case Popolari, le cooperative di abitanti iscritte all’Albo nazionale delle società cooperative edilizie di abitazione e dei loro consorzi costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, nonché le società a patrimonio interamente pubblico e le società cooperative sociali iscritte nei rispettivi albi regionali che possono richiedere l’incentivo per interventi di incremento dell’efficienza energetica e per interventi di piccole dimensioni relativi a impianti di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza.
I soggetti privati ovvero persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario, per i quali sono destinati incentivi solo per gli interventi di piccole dimensioni relativi a impianti per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e sistemi ad alta efficienza;
Per le amministrazioni pubbliche sono stanziati 200 milioni di Euro mentre per i privati sono stanziati 700 milioni di Euro.
Tipologia di interventi incentivabili
Esistono sostanzialmente due tipologie di interventi incentivati, ovvero quelli solamente riservati ai soggetti pubblici e quelli riservati sia ai soggetti pubblici che a quelli privati.
Per le pubbliche amministrazioni sono previsti, gli incentivi per gli interventi di:
- Isolamento termico di superfici opache circoscriventi il volume climatizzato;
- Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi circoscriventi il volume climatizzato;
- Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con caldaie più efficienti a condensazione;
- Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione di Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili non trasportabili.
- Trasformazione in “edifici a energia quasi zero” (NZEB);
- Sostituzione con dispositivi efficienti dei sistemi per l’illuminazione;
- Installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Di seguito gli interventi soggetti ad incentivo riservato sia per i soggetti privati che agli enti pubblici:
- Sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria dotati di pompe di calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica.
- Sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali esistenti, con impianti di climatizzazione invernale dotati di generatore di calore alimentati da biomassa.
- Installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale.
- Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore.
- Sostituzione impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.
Gli interventi citati dovranno essere realizzati con dispositivi di nuova costruzione e con requisiti tecnico prestazionali ben definiti dalla normativa.
Procedura di accesso agli incentivi
Il soggetto che ha effettuato gli interventi di cui sopra deve presentare, entro 60 giorni dal termine dei lavori, una “richiesta” al G.S.E. (Gestore Servizi energetici), ente statale alle dipendenze del ministero dello sviluppo Economico tramite portale telematico, ove saranno anche elencati i prodotti idonei alla richiesta dell’incentivo stesso al fine di semplificare ulteriormente l’iter della richiesta di incentivo, oltre ad avere la certezza dell’accettazione della domanda.
Per consentire un più rapido accesso agli incentivi è confermato è stata redatta una lista di prodotti “pre-qualificati”, per i quali si potrà usufruire di una procedura semiautomatica o “semplificata”.
Catalogo Apparecchi domestici qualificati
Andando a scegliere uno dei prodotti della lista, il tecnico accede a un iter semplificato per la compilazione della scheda domanda, in cui non sarà più necessario indicare i dati relativi alla descrizione dell’apparecchio in quanto già presenti.
Oltre al fatto che le spese potranno certificate con fattura o bonifico bancario o postale, il nuovo Conto Termico 2.0 consentirà di attestare le spese sostenute anche tramite pagamenti online e tramite carte di credito esclusivamente fino ad un importo di spesa massimo di € 5.000,00.
L’incentivo non è cumulabile con altri incentivi statali in corso.(es. detrazioni fiscali al 50% o 65%).
Ammontare e durata dell’incentivo
La metodologia per il calcolo degli incentivi è descritta in maniera approfondita nell’Allegato II del DM 16 Febbraio 2016.
L’incentivo può arrivare a coprire:
- fino al 65% della spesa sostenuta per gli “Edifici a energia quasi zero” (nZEB);
- fino al 40% per gli interventi di isolamento di muri e coperture, per la sostituzione di chiusure finestrate, per l’installazione di schermature solari, l’illuminazione di interni, le tecnologie di building automation, le caldaie a condensazione;
- fino al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e fino al 55% nel caso di isolamento termico e sostituzione delle chiusure finestrate, se abbinati ad altro impianto (caldaia a condensazione, pompe di calore, solare termico, ecc.);
- anche fino al 65% per pompe di calore, caldaie e apparecchi a biomassa, sistemi ibridi a pompe di calore e impianti solari termici;
- il 100% delle spese per la Diagnosi Energetica e per l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) per le PA (e le ESCO che operano per loro conto) e il 50% per i soggetti privati, con le cooperative di abitanti e le cooperative sociali.
Come precedentemente detto, l’incentivo verrà corrisposto in un’unica rata se l’ammontare totale del sostegno non è superiore a 5.000 €. In questo caso sia per i privati che per le P.A. non potrà in nessun caso superare il 65% della spesa sostenuta.